Norme e Leggi

La Verifica Periodica

Quando richiesta, questa verifica deve essere eseguita per valutare la sicurezza delle persone e degli animali domestici contro i contatti elettrici e le ustioni e per valutare la protezione contro le conseguenze dell’incendio o del calore provocato da guasti nell’impianto. Inoltre la verifica periodica permette di rilevare eventuali danneggiamenti, deterioramenti o difetti dell’impianto tali da compromettere la sua sicurezza e il suo scostamento rispetto ai requisiti previsti dalla norma Cei 64-8.
La verifica periodica si articola in un esame a vista e alcune prove strumentali, comprendenti almeno la misura della resistenza di isolamento, prove di continuità dei conduttori di protezione, e la prova di corretto funzionamento dei dispositivi differenziali e dei dispositivi di controllo. Ove opportuno e/o possibile, le prove possono essere eseguite per campionamento. Deve inoltre essere verificato che le prescrizioni previste dalla norma Cei 64-8 per la protezione contro i contatti indiretti siano soddisfatte.
Che frequenza deve avere la verifica periodica? La norma dice che in alcuni casi la periodicità è stabilita da prescrizioni di carattere legislativo (il pensiero va senz’altro al d.p.r. 462/01), in altri casi l’intervallo può essere di alcuni anni (per esempio 4) ad eccezione di alcuni casi ove esista un maggior rischio elettrico. Per gli impianti negli edifici residenziali possono essere previsti intervalli di tempo maggiori (per esempio 10 anni), anche se la norma raccomanda, in caso di cambio della proprietà, una verifica dell’impianto elettrico.

Come per la verifica iniziale, anche per la verifica periodica, al termine delle operazioni, deve essere redatto un rapporto di verifica periodica. Questo documento deve indicare le parti dell’impianto oggetto della verifica, l’esito dell’esame a vista e delle prove strumentali svolte. Copia del rapporto deve essere consegnata al committente.

 

 

Da Il Giornale dell'Installatore Elettrico