Norme e Leggi

L'Esame a Vista

In questa fase si procede all’esame dell’impianto elettrico senza smontarne i componenti, usando i sensi, per verificare che risponda ai requisiti previsti dalla norma. Si inizia dall’esame della documentazione relativa all’impianto. Essa è costituita dalla dichiarazione di conformità comprendente gli allegati obbligatori previsti. Tra questi vi è la documentazione di progetto che, se l’impianto supera i limiti dimensionali previsti dal’articolo 5 comma 2 del d.m. 37/2008, deve essere redatta da un professionista iscritto al relativo albo professionale, mentre negli altri casi è redatta dal responsabile tecnico dell’impresa installatrice. A seguire si devono esaminare gli altri aspetti dell’impianto elettrico per valutare la sua adeguatezza, tra cui: l’esistenza di contrassegni e certificazioni atti a dimostrare le corrispondenza alla regola dell’arte dei vari componenti elettrici (tra questi meritano particolare menzione le prese a spina, che non rientrano nel campo di applicazione della direttiva Bassa Tensione), la corretta identificazione di cavi e componenti, l’idoneità del grado di protezione dei vari componenti elettrici in relazione alle influenze ambientali presenti nel punto di installazione, la corretta applicazione delle prescrizioni riguardanti la protezione contro i contatti diretti (grado di protezione minimo IP XXB o IP XXD), la protezione contro le correnti di sovraccarico (sovra-correnti che si manifestano in un circuito elettricamente sano) e contro i corto circuiti, le valutazioni relative alla caduta di tensione massima ammissibile nei circuiti (in genere pari al 4%), i requisiti per il sezionamento dei circuiti (con particolare riguardo al sezionamento del conduttore di neutro), per il comando funzionale, e l’adeguatezza della tensione nominale dei cavi, rispetto alla tensione dell’impianto. Inoltre il rispetto della sezione minima dei conduttori presenti nel circuito (compreso il neutro), l’identificazione tramite colore dei conduttori di neutro (blu), di protezione (giallo-verde) e del conduttore Pen, l’adeguatezza delle connessioni presenti nell’impianto, il rispetto della sezione minima dei conduttori di terra (cioè di quei conduttori che collegano i dispersori tra loro o al collettore generale di terra), dei conduttori di protezione (fondamentali, tra l’altro, per il collegamento al sistema di protezione delle masse dell’impianto elettrico) e dei collegamenti equipotenziali principali (Eqp).

Se presenti e ispezionabili, deve essere verificata la corretta realizzazione dei collegamenti equipotenziali supplementari (Eqs).
Nel caso in cui per la protezione contro i contatti indiretti senza interruzione automatica dell’alimentazione sia stata realizzata la separazione elettrica o siano presenti dei circuiti a bassissima tensione di sicurezza (Selv o Pelv) si dovrà verificare che le prescrizioni relative a tali circuiti siano state soddisfatte. Si ricorda che la norma Cei 64-8 ritiene assicurata la protezione contro i contatti indiretti per i circuiti Selv e Pelv, mentre per gli stessi circuiti la protezione contro i contatti diretti è assicurata entro certi limiti di tensione e, per i circuiti Pelv, condizionatamente alla presenza o meno di collegamenti equipotenziali.

 

Da Il Giornale dell'Installatore Elettrico